Uno dei principali elementi di crescita dell’economia di mercato proviene dal settore automobilistico, quindi, per capirne alcuni aspetti possiamo “farci due conti” ponendo a confronto i volumi delle auto elettriche (BEV) (Battery Electric Vehicle) presenti in Italia nelle annualità 2020/2021.
Il primo dato di rilievo è il progressivo gennaio/settembre che dalle 17.561 unità del 2020, quasi triplica il suo valore, per arrivare nel 2021 ai 47.242 BEV.
Se prendiamo il solo dato di settembre i valori raddoppiano lasciando facilmente intuire il trend di crescita esponenziale del mercato elettrico. Anche un utente distratto avrà poi notato come nel mondo dei mass media classici come Tv, radio, stampa e oggi anche social non esistano più campagne pubblicitarie di auto che non siano elettriche o ibride.
Lo scenario futuro è quindi interessante sia per gli aspetti legati alla mobilità sostenibile sia per la ripresa di un settore economico che nel ricambio del parco auto avrà la sua Araba Fenice.
Nel dettaglio le immatricolazioni del 2021 rispetto al 2020, sono state per le auto benzina 26.591, il 58,3% in meno, le auto diesel 20.320 corrispondente al 61,3% in meno; 9.987 quelle a Gpl il 9,7% in meno; le auto a metano si fermano a 2.172 immatricolazioni, il 38,1% in meno. Le immatricolazioni di auto ibride (full e mild) a settembre sono state 33.276, il 223% in più; 5.507 quelle di ibride plug-in, il 597% in più e il dato delle vetture completamente elettriche recita 8.492 targhe, il 575% in più.
I dati ACI parlano chiaro… era ora, anzi È ORA DI COMPRARE ZAPPI.